venerdì 26 febbraio 2010

Coccole


Squadra Speciale Lipsia
Pairing: Jan- Miguel
Ispirata alla puntata: Professionisti e dilettanti, seconda stagione
Contenuti slash



Jan e Miguel sono al commissariato in attesa che un certo Heski si faccia vivo cosa che puntualmente non accade. Per passare il tempo giocano al computer. Mentre le dita si affannano tra mouse e tastiera la spalla di Jan urta quella di Miguel abbastanza da farlo quasi cadere
- Stai attento! Per poco non finisco con il sedere per terra
- Hai ragione Miguel, ti chiedo scusa
Quando quest’ultimo si volta e lo guarda con quei suoi grandi occhi azzurri, il commissario Alvarez resta per qualche secondo immobile fissandolo a sua volta. Intanto le dita vicino al mouse si accarezzano, come se non dipendessero più dal braccio-cervello dei loro rispettivi corpi, si sono ribellate e prendono decisioni autonome.
- Non capisco perché stiamo ancora aspettando Heski, tanto non verrà più
- E allora che si fa?
- Non so, tu cosa proponi?
Silenzio e imbarazzo
Nel frattempo le dita giochicchiano tra di loro, i polpastrelli si accarezzano e anche i palmi sembrano viaggiare nella stessa direzione.
- Ti sei stancato di giocare a Battlecruiser millenium Miguel? Vuoi cambiare?
- No.... cioè... sì. Sì, facciamo qualcos’altro...
- Le manette? Preferisci le freccette oppure prendo la scacchiera?
- No, pensavo a... altro...
- Cosa?
Jan allontana la mano da quella di Miguel. Guarda la porta come se sperasse che Ina, Haio, o qualcun altro entrassero per rompere quell’atmosfera d’intimità.
Niente.
Silenzio e imbarazzo
- Perché non ci facciamo le coccole?
Miguel lo domanda abbassando la voce di due terzi. Jan lo guarda incredulo.
- Non... stiamo lavorando!
Il suo colorito si è acceso per tre quarti
- Giochiamo al computer, lo chiami lavorare?
- Miguel... ti prego... non fare lo sciocco
- Temi che qualcuno ci sorprenda?
- Senti... non è quello
Miguel si avvicina a lui di parecchio, gli mette un braccio attorno alla vita e lo stringe a sé.
- Non fare il difficile. Lo so che ne hai voglia anche tu. Sorride.
Jan è sempre più agitato ma la carezza di Miguel lo fa stare bene e irrazionalmente non riesce a discostarsi da lui
- Ok ma niente che lasci il segno.
- Ancora quella storia? Per un mozzichetto!
- E me lo chiami mozzichetto? Mi hai lasciato il segno per giorni. Persino Erta mi ha chiesto cosa avessi fatto sul collo!
- Tranquillo, niente segni. Appoggia la testa sul mio petto, ti accarezzo e basta.
Jan pur titubante ubbidisce e si piega addosso all’amico.
- Bravo il mio cucciolone
- Piantala, non sono mica il tuo cane!
- Non fare il duro, goditi il trattamento!
Jan non lo ammetterebbe mai ma adora ‘il trattamento’.
Miguel gli liscia i capelli gentilmente, poi si sposta sulla tempia, la nuca, la gola... a Jan piace proprio, piace tanto. Chiude gli occhi e Miguel capisce che sta bene. Così gli posa una serie di baci delicati sulla fronte ampia. Pensa che Jan è proprio bello ma ha una piccola imperfezione: la pelle del viso è eccessivamente grassa. Sulla fronte compare un po’ di acne. Perenne. Eppure ha già trent’anni suonati, non lo risolverà più quel problema! In effetti ama anche questo di lui. Ama anche i suoi difetti. Tutto.
- Ammettilo, è stata una buona idea, vero?
Jan, ubriaco di vezzeggiamenti, risponde con un vago:
- Eh?
- Di coccolarci
- Sì, in effetti... totalmente sbagliato il luogo e il momento.
Jan abbraccia il collega per la vita mentre quest’ultimo sposta le labbra su una gota. Con entrambe le mani abbranca il volto come farebbe uno sculture con la creta.
- Che c’entra, anche a me piacerebbe se fossimo nel mio appartamento, sul divano e fosse sera
- E magari fuori piove
- Non ti facevo così romantico Jan
Quindici secondi di silenzio
- Invece sì, lo so che sei un romanticone.
Un piccolo tonfo e la porta si spalanca. È il capo, ha alcuni fascicoli in mano.
Jan e Miguel hanno fatto in tempo a staccarsi. Jan è in piedi tra la finestra e la scrivania, Miguel seduto a gambe accavallate finge di guardare lo schermo del PC dove ancora spicca la homepage di Battlecruiser Millenium.
- Non aspettavate Heski?
- Non si è fatto vivo
- Già, dovremmo usare le maniere forti.
Sottolinea Miguel mentre si volta a guardare l’amico con complicità. Haio fa una smorfia, li esorta a darsi da fare e se ne va.
Jan si siede sulla sua poltrona. Finge di controllare delle cartelle. Miguel si alza e si avvicina a lui.
- Sai a cosa pensavo?
- Me lo dici?
- Ho visto le previsioni del tempo e forse stasera ci sarà un temporale. Chiama zia Erta.
Gli pizzica il braccio prima di allontanarsi con il volto fieramente soddisfatto.

7 commenti:

  1. Miguel che coccola Jan! Non potevi scrivere una fic più tenera. Mi è piaciuta un sacco, Jan che si lascia andare alle sue coccole e Miguel che dice sarebbe bello fossimo di notte sul divano. Ho gli occhi a cuoricino.

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  2. infatti è spettacolare pensare che quando nn sono indaffarati in indagini e accerchiati da colleghi, testimoni ecc i grandi amici si lascino andare a coccoline che possono essere sì tenere e non maliziose ma... sul divano... mmmm la vedo dura Sbav

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  3. Non maliziose? Mi sembra molto difficile crederci conoscendoli.Miguel è caliente.

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  4. muy caliente il nostro chico hermoso...

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  5. Davvero bella Giusy *_*
    Bly

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  6. Bella! sono riuscita a leggerla solo oggi ma mi piace molto! è una scena molto tenerea, in questo periodo sei più dolce!!!!
    Ilary

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