giovedì 15 ottobre 2009

Happy together, capitolo 2



Capitolo due


“Duecentomila dollari, dico io, duecentomila dollari per un viaggetto due volte all’anno ai Caraibi. Te lo immagini, Jan? Repubblica Dominicana. Donne bellissime e sempre abbronzate, spiagge da sogno, mare d’incanto...”
“Finiscila Miguel, se volevi fare il contrabbandiere dovevi pensarci prima!”
“E già, ormai sono uno sbirro. Però pensaci...”
“Mi porteresti con te?” Jan lo fissò dritto negli occhi.
“E anche Benny, pure lui si merita le belle ragazze le spiagge dorate” così dicendo mimò la sagoma di una donna.
“Ma non riesci proprio a pensare ad altro?”
“Qualcuno deve pur avviare il ragazzo. Ha tredici anni, ci penserà lo zio Miguel a metterlo sulla buona strada” fece l’occhiolino.
Jan lo guardò di traverso.
“Prima di corrompere l’innocenza di mio figlio dovrai passare sul mio cadavere.” Dal piglio minaccioso non c’erano dubbi sul fatto che non scherzasse.
Miguel lo squadrò a sua volta con aria severa.
“Jan, credimi, prima o poi lo devi tagliare il cordone.” In quella si introdusse Ina, fino a quel momento apparentemente occupata al lavorare al computer.
“Finitela, sembrate una coppia di genitori che deve decidere se dare il permesso al proprio figlio andare ad una festa oppure no!”
“Ina, non ho ragione? Jan è o non è troppo apprensivo?”
“Ha ragione invece, io mio figlio non te lo darei, intendo per un uscita. Anzi te lo dico subito Jan, se fai uscire Benny e Miguel insieme da soli avrai il mio biasimo.”
“Grazie Ina.”
“Prego...” i due si guardarono complici. In mezzo a loro Miguel allargò le braccia sconsolato.
“Sono senza parole.”
“Perché non prendi quei fascicoli riguardo Cuba...”
“Santo Domingo.”
“Va bene Santo Domingo, e ti metti a lavorare invece che sparare cavolate?”
Miguel imitò il saluto militare in maniera ironica. Jan smorzò un sorrisetto. Un po’ anzi parecchio, gli dispiaceva di averlo messo in difficoltà davanti a Ina. Ma non sopportava l’idea che suo figlio fosse spronato a cominciare la vita sessuale. Gli sembrava prosaico oltre che anacronistico. Nel duemilacinque c’erano ben altri metodi. Gli uomini adulti non portavano quelli giovanissimi nei bordelli.
Ebbe un mezzo collasso ripensando alla ‘sua’ prima volta. Era stata patetica. Magari lo avessi avuto davvero un fratello maggiore che mi avvisasse. Pensò
Una volta finito il turno Jan si avvicinò al suo amico. Erano passate le diciannove e la gente si affrettava a raggiungere le proprie abitazioni.
“Hey Miguel.”
“Che c’è” rispose stizzito.
“Scusami per oggi... non volevo attaccarti.”
“Come no....” faceva l’offeso, anche se gli facevano genuinamente piacere le scuse di Jan. Gli dispiaceva sempre quando qualcuno lo provocava. In particolar modo se si trattava del suo migliore amico.
“Non dobbiamo parlarne più.”
“Ma certo, non ti preoccupare. Lo zio Miguel andava bene per qualche partita alla playstation o tutt’al più per una paella. Per le cose serie deve farsi gli affari propri, giusto?”
Jan capì subito che stava facendo la vittima. E si sentì molto colpito dalla questione che quell’apparente problema da niente aveva tirato fuori.
“Non è così, tu conti molto per noi. Benny farà parte sempre della tua vita come tu della sua.”
“Sai che non sarà così, Jan.”
“Che intendi dire?” Il commissario Maybach si avvicinò a lui sporgendosi con il capo. Lo guardò fisso negli occhi. “Andiamo a prenderci una birra così ne parliamo per bene?”
Miguel fu tentato di rifiutare. Ma la prossimità con l’amico lo confondeva. Ma non gli riuscì proprio di sottrarsi. Tutto sommato non riusciva non gli veniva in mente un proseguo della giornata migliore...

3 commenti:

  1. Quasi non ci spervao più, ce ne hai messo di tempo ad aggiornare, beh dai, per questa volta ti perdono ma solo perchè è un bel capitolo e spero che il prossimo arrivi presto...chissè cos'è questa confusione che prova Miguel...forse ho una VAGA idea di come potrebbe continuare!!! Baci al prossimo capitolo Ilary

    RispondiElimina
  2. MIo dio che ridere la risposta di Ina. Mio figlio non te lo darei mai, e intendo per un'uscita. Ahahahahha. Mi piace da morire quando Miguel fa il broncio, è troppo tenero.Non vedo l'ora di legger come continua.

    RispondiElimina
  3. Grazie girls: Ilary contaci che dvrebbero uscire più spesso queste brevi strisce. Avevo accumulato un po' di arrtrati. Felice che tu ne sia rimasta soddisfatta...
    Alex: che dire... la foto sopra sintetizza tutto, hai visto come li guarda? Sembra dire: o madò comè farò con questi qui...ehehhehehe

    RispondiElimina